Non chiedermi ciò che non conosco
la paura, il dolore
li ho cacciati in fondo
a laghi ghiacciati.
La nostra è una favola
dal finale funesto
che narrata fa paura.
Una di quelle storie
che stravolgono
piene di bugie, di tradimenti.
Passavano i giorni
e l’amore si vestiva di ricordi.
Si spegneva nei fiori
dalle corolle vermiglie.
Tappeti….
di petali calpestati
sfiorivano morendo
senza lasciare profumi.
Come un ricamo sfilacciato
che nasconde il disegno
lasciato incompiuto.
Un naviglio…
che non conosce porto
e in balia di tempeste
riempie d’acqua la stiva.
Vuoi che ti dica… ti amo
è questo che desideri.
Questa parola che suggella l’amore
non riesco a pronunciarla
ha perso il suo significato
ogni volta che provo a dirla
mille spine mi trafiggono la gola.
Resta in silenzio, non parlare
lasciamo alle nostre anime decidere
se l’amore e la vita possono ancora
abitare nei nostri cuori.
Mirella Narducci
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