Rivoglio lui
che mi teneva la mano.
Che mi cercava
alle due di notte
senza un perchè.
Rivoglio lui
che mi guardava negli occhi
e troncava il mio nome
quando mi chiamava.
Rivoglio il suo sorriso
e la sua collera se sbagliavo qualcosa.
Rivoglio quel ragazzo
un po’ pazzo come me.
Scrivergli ancora con i cuoricini.
E’ tardi.
Oggi incontrandoci
in un parco…
mi direbbe che quella che gioca
sull’altalena è sua figlia…..
Lasciamo al ricordo
di quella sera stretti, vicini
di venirci a trovare
domani e domani ancora….
Mirella Narducci
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