Vi racconterò la storia di due miei amici Ronaldo e Giuliana lui 69 anni e lei quasi sua coetanea 65. Non sanno che la loro love story ha affinità con quella dei famosi amanti di William Shakespeare Giulietta e Romeo. Per non creare equivoci li chiamerò con i nomi dei protagonisti della nota tragedia. Frequentandoli ho potuto seguire le tappe della loro storia. Iniziò tutto nella mia cucina Romeo prima di mettersi a tavola andò a sbirciare tra le pentole come faceva sempre e vi trovò Giulietta più bella che mai con i capelli raccolti tutta presa con sughi e manicaretti. Romeo era di quegli uomini che nonostante l’età non si danno mai per vinti, anche perché era un bell’uomo. Vedendola così dolce come i babà che stava allineando in un vassoio, la sommerse di complimenti. Giulietta non abituata a quelle avance rimase sconcertata ma un pizzico di amor proprio la fece sussultare di gioia. Noi in sala da pranzo si aspettava la cena e in coro iniziammo a chiamarla. Eccola con le gote rosse fiammanti come il sugo dei bucatini all’amatriciana, mentre dietro di lei veniva Romeo con una bottiglia di buon vino cercando di sorridere. Ammiccando abbiamo pensato male, ma non erano ubriachi, il vino venne bevuto con un brindisi alla cuoca. La mia cucina aveva visto l’inizio di questa storia d’amore, non è mai troppo tardi per innamorarsi. Dopo qualche giorno rividi Giulietta era preoccupata e al contempo felice. Aveva un età in cui gli ormoni avevano trovato la pace dei sensi e l’equilibrio. Ma da quando aveva conosciuto Romeo si sentiva una ragazzina, non aveva dimenticato l’amore e i momenti che si provano in compagnia di un uomo che ti vuole bene. Divenni la sua confidente, mi disse che lui voleva essere più d’un amico, il suo compagno, dormire con lei stringerla fra le braccia, mentre mi raccontava arrossiva vistosamente. Giulietta era una donna timorata di Dio, era rimasta con i dogmi del passato mentre lui navigato svelto di parola e di mani, sapeva coinvolgere con i suoi modi schietti e aperti. Era tutto ciò che mancava a Giulietta. Li vedevo bene insieme, iniziarono ad incontrarsi al cinema, in qualche bar, erano felici. Romeo era molto ricco, aveva anche un titolo nobiliare che gli fu d’ostacolo in tutte le sue decisioni, contornato da parenti avidi e spietati che aspettavano solo la sua morte per dividersi il patrimonio in assenza di figli e congiunti. I nostri due innamorati fecero una festa invitando tutti per festeggiare il compleanno di lei e magari poi dare l’annuncio della loro unione. I parenti di lui non la presero bene videro in Giulietta un patrimonio sfumato e cercarono in ogni modo di ostacolare questo amore che per loro era solo una disgrazia. I soldi seminano sempre discordia. Non furono teneri con Romeo, ingiunsero divieti, sanzioni inventate, l’ultima veramente sporca, volevano farlo interdire perché vecchio e pazzo. Bugie e falsità che indussero Romeo a pensare seriamente ad una soluzione contro quelle accuse. Vicino a Giulietta pianse era disperato, quanto tempo poteva vivere, gli stavano rubando gli ultimi giorni felici. Voleva morire!….E’ no cari amici il finale della tragedia di Shakespeare non si ripeté. La morte loro già la sentivano vicina per l’età, perché affrettarla… si agì in un altro modo. Romeo andò in banca prelevò il suo conto e tutti i suoi beni, incaricò un amico di acquistargli due biglietti di sola andata per il Brasile, si accomiatarono sorridendo tutto era stato organizzato. Il giorno della partenza Romeo era in aeroporto che aspettava fremente la sua Giulietta, che più bella che mai gli corse incontro, iniziava una nuova vita. La morte l’avrebbero attesa insieme godendosi ora, la loro felicità.
Mirella Narducci
“Ogni riferimento a persone o a cose è puramente casuale”
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