Il dolore
che allontano
è di nuovo nel mio petto.
Crudele strappa i fiori dalla terra
calpesta lettere d’amore
secca le piccole radici
niente più germoglia.
Il dolore pietrifica
immenso non sai come lenirlo
quante storie hai sentito
finite, distrutte.
Il tuo non è diverso
ti ha avvolto nelle sue spire
e ti trascina in fondo.
Veleno, che goccia dopo goccia
trova un varco e fiume silente
diventa vortice impetuoso
tutto travolge e smarrisce.
Il dolore dei vinti, è pieno di domande
è un numero di errori, non ti risponde mai
è come un macigno.
Ci si abitua al suo peso
e piano diventa con te una sola cosa.
Solida pietra e più dolor non provi.
Mirella Narducci
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