Una voce ci parla
e noi non l’ascoltiamo.
Una voce ci chiama
e non la udiamo.
Una voce ci sussurra
e non la sentiamo.
Una voce ci prega
e noi la ignoriamo.
Sordi, ciechi e muti
passiamo nel dolore
come statue di sale
bianchi spettri
emersi da un mare di pianto.
Indolenti automi sfioriamo
le miserie del mondo
prigionieri d’un destino
che ci fa crudeli
piangenti cerchiamo
i nostri ricordi, cancellati
e con essi un perdono
per poter udire
chi ancora ci chiama
ci parla con tanto amore.
Mirella Narducci
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