Seduta sulle mie ginocchia
con i riccioli scomposti
mi fissi muta
bambola
dei miei antichi giochi.
T’è rimasto il rosso vivo
delle tue piccole labbra.
Smunte hai le gote
e i tuoi occhi azzurri
vitrei mandano bagliori.
Quante storie insieme nel teatro
dell’allegra pantomina
mia piccola pupa hai riempito
i giorni di latte, hai asciugato
lacrime capricciose, consolato
le assenze, facendo di me
la tua compagna, amica e sorella…
Ora sei rimasta tu bambina
più non s’ode lo stridulo richiamo
“ma…mma” la batteria è andata
ma rimane vivo il tuo cuore
che dona ancora amore.
Mirella Narducci
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