Una parola basterebbe
quel magico suono
uscito dalle labbra
per aprire il cuore
serrato nella morsa
gelida dell’indifferenza.
S’arresta anche il respiro
ci muta in sassi la paura
sassi che piangono dentro
levigati ermetici non assorbono
il buono della vita.
Rotolano per le strade
lungo la china si perdono
cosi gli uomini precipitano
senza voltarsi verso il nulla.
Ahimè…schiacciati dall’indifferenza.
Guardo il precipizio e speranzosa
cerco un appiglio, c’è laggiù
un cespuglio che sporge
un fiore si tende verso di me.
Un sogno, ma mi sento salva.
Mirella Narducci
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