Passeggiavamo nella notte
stretta a lui a passo lento
al chiarore lunare dei boschi
mano nella mano
senza desideri o speranze
nella solitudine dei viottoli
abbandonati.
Sotto un cielo color pece
noi sagome intagliate
fra gli alberi si camminava
in quello scenario di ombre.
In lontananza il lamento
della pioggia avanzava
io stretta a lui che impavido
avrebbe dipanato l’aggrovigliato
gomitolo della vita per me
imponendomi d’affrontare
l’oscurità e i suoi fantasmi.
Ma non avevo paura stringevo
la sua mano forte e chiaro
il cammino si presentava
verso il giorno pieno di promesse.
Mirella Narducci
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