Ti guardavo il mio desiderio
era folle, volevo incontrare
i tuoi occhi incrociare
gli sguardi che si bevevano
l’un l’altro.
Il mondo intero spariva
il mio pensiero ti accarezzava
divenendo oppio che offusca la mente.
Immaginavo notti voluttuose
cuscini con l’impronta
del tuo corpo, assaporavo
le finzioni della mia speranza
quella di averti.
Momenti che erano nuotate
in una felicità senza fine
nel mare dell’ebbrezza
aspettavo che le agitate
tempeste di gioia si placassero
per scoprire sul tuo viso quel turbamento
che avrebbe dato alla mia carne
la sensazione di un tocco amoroso
un consenso…quello di essere mia!
Mirella Narducci
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