Racconti di amori
d’un infanzia verde
come i teneri arbusti
spauriti, ingenui.
Quando si raccontava
delle avventure ardite
o delle ululanti febbri
che il risveglio
delle carni ruggenti tormentava.
Flagello di notti insonni
al pensiero di una verginità perduta
che dava il pianto o il riso emozioni nuove.
Oggi come allora inseguo sempre il cuore
per quelle infinite strade
che portano all’amore
trovare la fonte e dissetare
l’eterna sete.
Mirella Narducci
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