La famiglia, il sociale
contornate dall’ipocrisia.
Me la sento addosso
è come un orticaria
mi sento pecorella ingabbiata
nel rituale di belare piano
per la pace delle coscienze.
Si nasce portando il retaggio
di esempi famigliari
di chi predica bene e razzola male.
Voglio svegliarmi una mattina
e urlare basta
allargare i polmoni
e dire la verità in faccia a tutti
solo per un giorno.
I confini si apriranno
e sarà esaltante
sarò il terrore dei millantatori
ma avrò vinto l’ipocrisia
cambiando il mio viso da sfinge avvizzita
in una gaudente allegrona.
Senza più sorrisi di circostanza
non schiava d’una falsità diffusa.
Non vi lamentate dunque di belare
armatevi di coraggio
contro i monsoni dell’ipocrisia
dite ciò che sentite
e che per anni avete tenuto per voi.
Ricordiamoci che l’umiltà dell’ipocrita
è superbia mascherata!
Mirella Narducci
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