Hai abbassato la luce
ombre tremule ondeggiano
scomposte sul muro.
La tua elegante insolenza
ci trova sul pavimento
seduti vicini, accarezzati
dal calore dei nostri corpi.
Senza fretta provi a destare
la mia sensualità…
scende sulla schiena
il tuo respiro come battito d’ali
svegliando le mie intimità.
Tesa come una corda
assaporo il brivido
di affidarmi dolcemente a te.
Avvolgente, persuasivo
in ogni mio gemito scopri
le debolezze del mio corpo.
Ti voglio mio… mentre
i tuoi pantaloni scivolano
sui tuoi fianchi scolpiti.
Deciso il tuo sguardo cerca
di dominarmi, ma io preda
già mi sono persa nel labirinto
della tua passione.
Mirella Narducci
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