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SCONFORTO

Ti guardo e mi chiedo
come mai i tuoi occhi
non vedono oltre
la barriera del silenzio.
Come il tuo sguardo regge
a queste mie sofferenze
che non si nascondono
e con martellanti domande
cercano risposte.
La mia sorte è già segnata
la porta s’è chiusa e celato
ha il mio pianto, il sipario
è calato sui miei giorni
tutto è perduto.
Marionette senza cuore
tessiamo ragnatele di
egoismo e proseguiamo
quel cammino aspro e tedioso
che ci conduce erranti verso
l’infelicità.

Mirella Narducci

Published inpoesie

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