Difficile esser consapevoli
del nostro futuro,di cosa ci aspetta
di scrollarci di dosso
le nostre frustrazioni.
Facile salire su una montagna
e sulla cima aprire le braccia
e sentirsi per il momento liberi.
Gridare all’infinito il proprio nome
senza che l’eco te lo porti indietro.
Ho provato… ma dopo un po’ il peso
del silenzio mi schiacciava, non ero
pronta per voli pindarici, troppa aria
pura, soffocava i miei polmoni
già atrofici da smog di città.
Consapevole del mio destino
sono scesa a valle lasciando
l’alto dominio degli dei
e con la mia umana coscienza
ho abbracciato quei cuori
che aspettavano
trepidanti il mio ritorno.
Mirella Narducci
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