Queste mie parole cadono
sui fogli come pioggia
che batte sulla tegola
a volte delicata
a volte in uno scroscio.
Gocce che sembrano forare
la carta, che appena
si bagna le assorbe.
Sei tu che me le detti
vagano nel vento
che le fa mulinare
e loro si attraggono
si incontrano, si uniscono
e ne nasce una rima melodiosa
o triste solo per te.
Sono il mio dono, per riempire
la solitudine, anche se fuori
dalla tua vista non sarò fuori
dalla tua mente.
Leggimi, ascoltami come sai fare tu
c’è continuità nelle parole
non si frantumeranno, arriveranno
al cuore e lì vi rimarranno impresse.
Mirella Narducci
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